28 giugno 2011

Quando organizzate un evento, ricordatevi di mettere l'indirizzo!


... almeno finché il trasporto telepatico è ancora fantascienza.

Scherzi a parte. Gli indirizzi sono ancora importanti e non metterli non è trendy. È stupido.

Vi racconto questa.
La Regione Lombardia ha organizzato un evento, cui mi sono iscritta attraverso il sito della Regione stessa. L'evento è stato realizzato in collaborazione con un'altra associazione, sul cui sito si trova il programma. Effettuata l'iscrizione, mi arriva la mail di conferma dell'avvenuta registrazione.
In ognuno di questi tre "posti" compare sempre (e solo) il nome del luogo dell'incontro: Sala Pirelli - Palazzo Pirelli. Mai l'indirizzo esteso, da nessuna parte.

La prima regola del vivere civile è il rispetto. E la parola netiquette dovrebbe concretizzare il rispetto per gli utenti della Rete.
Se è vero che la ridondanza è da evitare, lo è pure la mancanza di informazioni essenziali. Mi spiego: un conto è ripetere l'informazione su tutte le pagine di uno stesso sito (ridondanza), un conto è fornirla in ogni pagina di siti diversi, cui ovviamente si può accedere da link diversi. Nella mail, poi, un riepilogo delle informazioni essenziali è comunque cosa gradita.

Morale della favola: se volete che vi raggiungano... fatevi trovare!

Epilogo
Telefono al numero indicato con la dicitura "Per ulteriori informazioni". Chiedo all'operatore l'indirizzo preciso della location: non lo sapeva. Suggerisco due opzioni. Mi chiede di attendere in linea e si informa con i colleghi: nessuno sapeva. Mi chiede nuovamente di attendere in linea. Richiede. Ritorna al telefono: esitante mi dice che a suo parere l'opzione giusta è la 1.

Ho detto tutto.

14 giugno 2011

Scrivere 2.0

“Questo libro è pensato come un viaggio attraverso tutti i servizi online di ultima generazione che possono essere utili a chi scrive per passione o per professione. Non è pertanto un manuale su come scrivere per il Web, bensì un manuale su come utilizzare i Web per scrivere” (Luca Lorenzetti, Scrivere 2.0, p.1).

Ottimo. Tutto quello che un manuale dovrebbe essere e che di solito non è.

- Aggiornato (sia su carta sia sul sito dedicato).
- Preciso ed essenziale: nelle informazioni, nello stile e nell’impostazione grafica. Le informazioni non sono mai né troppe né troppo poche, ma esattamente quelle che servono per orientarsi agilmente; lo stile è appropriato, curato e scorrevole; la grafica permette di distinguere immediatamente le porzioni di testo e recuperare subito le informazioni necessarie, rendendo inoltre la lettura molto piacevole grazie al giusto equilibrio di parti scritte e spazi bianchi.
- Utile. La sequenza dei contenuti e il modo in cui sono organizzati permette una comprensione immediata di ogni parte. Il taglio editoriale, quasi da tutorial, ne garantisce l’efficacia.
- Rispettoso del lettore. L’autore si rivolge ai lettori con uno stile preparato e competente, ma nel contempo adatto a diversi livelli di conoscenze e competenze, evitando sia la pomposità accademica di certi manuali sia la sciatteria di altri.

Da non perdere. Per chi già conosce e vuole rimanere aggiornato e per chi non sa e vuole conoscere.

Luca Lorenzetti, Scrivere 2.0. Gli strumenti del Web 2.0 al servizio di chi scrive, Milano, Hoepli, 2010

9 giugno 2011

Ambienti confortevoli e sani anche a scuola

"I colori dell'aula e della mensa? Possono essere un deterrente contro il bullismo ed evitare sprechi di cibo. L'utilizzo di vernici e materiali bio? Tengono lontane le allergie e insegnano agli studenti le buone pratiche ecologiche. Il controllo dei decibel con infissi a prova d'intervallo? Aiutano la concentrazione e migliorano il rendimento scolastico."
(www.repubblica.it)

Finalmente un'iniziativa concreta che ripensa gli ambienti scolastici per renderli più sani e vivibili.

Un progetto, voluto dagli amministratori dell'Aquila e ideato dagli esperti della Società Italiana di Pediatria per la ricostruzione del dopo terremoto, che ora potrebbe diventare una realtà su tutto il territorio italiano.

8 giugno 2011

Pennarelli alimentari


Se ne scopre sempre una. Oggi è la volta dei pennarelli alimentari.

Sono uguali in tutto e per tutto a quelli che avevamo a scuola, con l'unica differenza che non si usano sulla carta, ma sugli alimenti, torte e biscotti principalmente.

Ce ne sono di tutti i tipi: punta fine, punta larga, colori base, colori pastello, oro o argento, glitterati, fluorescenti...

I prezzi? Anche questi per tutti i gusti, ma in genere accessibilissimi, nell'ordine di qualche euro massimo.

E se vi piace essere colorati non solo in casa o in ufficio ma anche in cucina, troverete questo sito irresistibile: paste da modellaggio, colori alimentari spray, in polvere o idrosolubili, paste dai gusti raffinati per decorazioni di alta pasticceria. Oltre ai pennarelli alimentari naturalmente.
E - per inciso - già che ci siete date un occhio anche alla grafica.

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1 giugno 2011

Comunicazione efficace. A partire dal CV

È un infopgraphic il nuovo curriculum ideato da Hagan Blount per chi si sente stretto nell'angusto schema del classico (e forse un po' superato) modello europeo.
Dedicato a chi ha qualcosa da dire e vuole dirlo nel modo più efficace e migliore possibile, originale ma non banale, il modello, in puro stile 2.0 e oltre, miscela con abilità testo e grafica per adattarsi alle nuove esigenze di comunicazione.

Il modello standard è scaricabile in PDF, mentre se desiderate la versione personalizzata dovete contattare l'autore.

Funzionerà anche in Italia?