Oggi è stata una brutta giornata. Proprio brutta. Di quelle in cui sembra che la terra si sbricioli sotto i piedi e ti senti inghiottita nel baratro. Capita.
Quando succede, svuoto la mente, mi metto davanti agli scaffali della mia libreria e mi lascio ispirare.
Stasera la mano si è diretta verso il libro di Carol Adrienne, Lo scopo della tua vita, uno dei libri che mi sono più cari e che porterei sempre con me.
L'ho preso, mi sono seduta sul letto e l'ho aperto a caso. All'interno contiene delle citazioni. Ecco le due che sono uscite.
"Il futuro non deve essere necessariamente una ripetizione del passato. Sovente siamo frenati da una scarsità di immaginazione che concepisce il futuro soltanto come rimpasto di eventi o esperienze passati che già ci sono noti.
Persistere nel tentativo di spiegare l'ignoto nei termini di ciò che conosciamo può condurre a una cieca ripetizione di schemi insoddisfacenti che limitano la crescita e restringono le possibilità".
Frances E. Vaughan, Risvegliare l'intuizione, Cittadella, 1986, p. 195
"Credo che la felicità e la gioia siano lo scopo della vita.
Se sappiamo che il futuro sarà molto buio o doloroso, perdiamo la nostra determinazione a vivere. Perciò la vita è qualcosa che si basa sulla speranza... Una qualità innata tra gli esseri senzienti, particolarmente tra gli esseri umani, è il bisogno o la forte inclinazione a incontrare o a provare la felicità e ad evitare la sofferenza e il dolore. Dunque l'intera base della vita umana è l'esperienza a vari livelli della felicità. Raggiungere o provare la felicità è lo scopo della vita. "
Sua Santità il Dalai Lama
Che sospiro di sollievo!!
8 marzo 2011
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